Ne avevo già parlato, proprio qui, recentemente: The Night Manager, ispirata da un romanzo di John Le Carrè, è una miniserie di 6 puntate nata dalla collaborazione tra il canale americano AMC e la BBC, con attori del calibro di Tom Hiddleston e Hugh Laurie come protagonisti. Negli ultimi anni la qualità delle spy stories in televisione è davvero molto, molto alta: The Americans è, attualmente, uno dei telefilm più importanti del panorama televisivo americano e Homeland, pur con i suoi alti e bassi, ha tirato fuori lo scorso anno una quinta stagione superlativa.
Rientra anche The Night Manager in questo club esclusivo? Direi proprio di si!
Jonathan Pine (Tom Hiddleston) è un direttore d’albergo che lavora di notte, ex militare e collaboratore dei servizi segreti; mentre era di servizio in un hotel al Cairo nel 2011, durante la Primavera Araba, riceve delle informazioni su un trafficante di armi inglese che vuole arricchirsi cavalcando l’onda dei tumulti, Richard Roper (Hugh Laurie), dall’amante di un oligarca egiziano in affari proprio con Roper. Con l’intento di proteggere la sua risorsa (con cui ha anche una storia), Pine invia l’informazione al MI6 ma una talpa all’interno dell’Agenzia informa il trafficante della soffiata, che non esita a commissionare l’assassinio della donna (che si scopre essere un agente segreto sotto copertura). Da qui in poi la puntata fa un balzo temporale in avanti di quattro anni: vediamo il direttore al lavoro in un albergo in Svizzera e, ironia della sorte, viene a sapere che Roper alloggerà proprio lì; i due, trovandosi così faccia a faccia, si studiano a vicenda e Pine, per vendicarsi del delitto della sua amante, si propone di dare informazioni sul trafficante ad un agente del MI6 che vuole incastrarlo.
Già dal trailer avevamo intuito l’enorme potenziale di The Night Manager e questo primo episodio lo conferma alla grande.
Un’ora che è semplicemente volata via e che, pur essendo solo la prima puntata, già ci fa entrare nel vivo del racconto grazie all’ottimo lavoro di scrittura di David Farr, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, e alla regia del premio Oscar Susanne Bier, essenziale ma sicura ed elegante; le atmosfere che si respirano in The Night Manager ricordano molto il cinema classico, quasi come se si trattasse di un film di spionaggio degli anni Settanta.
A rubare la scena però ci sono ovviamente le due star dello show.
Hiddleston riesce, con una recitazione misurata tipicamente british, a cogliere e trasmettere allo spettatore tutte le sfaccettature del suo personaggio ma è Hugh Laurie il vero mattatore: devo dire che sentirlo recitare con il suo vero accento (sì, dottor House è nato ad Oxford) mi ha leggermente scioccato ma è fuor di dubbio che il suo sia il character più interessante della serie (ed è evidente come si diverta ad interpretarlo).
La prima puntata di The Night Manager è andata in onda a febbraio sulla BBC facendo degli ottimi ascolti (oltre sei milioni di telespettatori) ma in Italia il debutto è previsto su Sky Atlantic per il 20 aprile, il giorno dopo del debutto americano dello show su AMC.