The Marvels, nuovo cinecomic Marvel, apre le porte ad un nuovo gruppo supereroistico tutto al femminile. Protagoniste Captain Marvel (Brie Larson), Ms. Marvel (Iman Vellani) e Monica Rambeaud (Teyonah Parris), legate da un filo invisibile che conduce al multiverso e da una missione che si distacca dalle storyline principali dell’MCU per intraprendere un percorso a senso unico.
Il background delle tre protagoniste è stato definito in altrettanti prodotti del vastissimo universo Marvel, destini intrecciati tra loro da una rete, che il produttore Kevin Feige ha iniziato nel 2008 con Iron Man e che si interseca con l’estensione narrativa e distributiva delle serie Marvel Studio. Diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman (2021), The Marvels ha debuttato al cinema l’8 novembre 2023, registrando da subito incassi a dir poco deludenti – per gli standard del MCU.
Un ulteriore problema per l’insieme di franchise che una volta era una gallina dalle uova d’oro ma che ora sembra protagonista di un declino difficile da arrestare, tra scelte artistiche molto discutibili, assenza di personaggi di spiccata popolarità (in attesa del prossimo ritorno di X-Men e Fantastic Four), una gestione molto controversa dei contenuti per la piattaforma streaming Disney+ e non ultimi i seri problemi legali di Jonathan Majors, attore che dà il volto (o meglio i volti) al nuovo grande villain Kang ma la cui reputazione estremamente negativa potrebbe mettere in crisi tutto l’impianto previsto per la prossima e la successiva fase del MCU.
THE MARVELS, UN CINECOMIC CHE SEMBRA PIÙ UNA LUNGA PUNTATA DI UNA SERIE DISNEY+
The Marvels è un prodotto lontanissimo dall’epica di quei cinecomic di successo che hanno rivoluzionato sia la modalità di costruzione scenica del supereroe che l’intreccio narrativo stratificato – elementi che sono alla base della stessa sopravvivenza di questo genere. Non soffermandoci troppo sui problemi di sviluppo e postproduzione che The Marvels ha subito, per apprezzare il film di Nia DaCosta bisogna concentrarsi sugli elementi chiave che saranno fondamentali per i prossimi eventi dell’MCU.
La trama parte dall’intreccio delle protagoniste Carol Danvers, Kamala Khan e Monica Rambeau, che si trovano ad essere collegate e possono scambiarsi tra loro viaggiando nello spazio/tempo. Il trio, guidato da Captain Marvel, dovrà rimediare ai danni collaterali, creati dalla stessa Carol Denvers sul pianeta Hala e sulla popolazione dei Kree, rimasti senza luce solare e alle prese con la guerra civile con gli Skrull. Denvers aveva lasciato la popolazione Kree con la promessa di proteggerla, ma non tutto è andato secondo i piani.
Per questo motivo la guerriera Kree Dar-Benn è disposta a tutto pur di salvare il suo pianeta e si troverà a depredare altre popolazioni delle loro risorse naturali, con l’aiuto di un bracciale quantico che le permette di viaggiare nello spazio-tempo. Si tratta del bracciale gemello di cui è in possesso anche Ms. Marvel e che permette alle tre protagoniste il teletrasporto. Nell’ottica di una possibile distruzione totale dei pianeti, in relazione alla frattura nell’universo che i due bracciali contribuiscono a creare, Captain Marvel, Monica Rambeau e Ms. Marvel lavoreranno insieme per ristabilire l’ordine mondiale, il tutto sotto la supervisione di Nick Fury (Samuel L. Jackson).
UN ESERCITO DI GATTINI NON SALVERÀ THE MARVELS
The Marvels è un film pieno di incertezze, buchi di trama e connotato da un costante senso di precarietà che non contribuisce ad una buona resa finale. Seppur sia tra i film più brevi dell’MCU (il che è sicuramente un punto a favore) riesce a perdersi in digressioni inutili, senza fare il punto della situazione e soprattutto mancando di concentrare l’attenzione sulla storyline principale.
Dar-Benn è tra i villain meno caratterizzati dell’intero MCU, nonostante la sua storia e il legame con il passato di Captain Marvel avessero del potenziale. La nemica numero uno del trio di eroine spaziali, interpretata da Zawe Ashton, paga i tanti errori di trama e risulta veramente difficile per il pubblico stabilire un contatto con questa guerriera ribelle, di cui non si conosce nulla se non il fatto che abbia trovato da qualche parte il gemello del bracciale quantico descritto nella serie Ms. Marvel e qui indossato dalla stessa Kamala Khan.
Purtroppo nemmeno i tantissimi gattini alieni utilizzati da Nick Fury per mettere in salvo il suo esercito spaziale, serviranno a rendere appetibile The Marvels: colpa di una serie di storyline parallele non ben definite e di un humor infantile e anche questo privo di forza. The Marvels paga anche il prezzo di due delle tre protagoniste, apparse sostanzialmente nelle serie Marvel Studios. Troviamo Monica Rambeau, l’agente dello SWORD nella serie Wanda Vision, mentre abbiamo visto Kamala Khan nello young-adult Ms.Marvel. Visti i tanti riferimenti alla serialità e la mancanza di una trama principale importante, questo film che doveva essere il sequel di Captain Marvel, assume una forma ibrida, che si colloca tra il film e un episodio di una delle serie Marvel Studio.
LA MS. MARVEL DI IMAN VELLANI È L’UNICO PERSONAGGIO DEGNO DI NOTA DI THE MARVELS
Kamala Khan, interpetata da Iman Vellani è l’anima di The Marvels. La sua ironia è contagiosa e i siparietti da superfan di Captain Marvel riportano lo spettatore alle atmosfere più leggere e disinvolte dei cinecomics. The Marvels funziona soltanto in due punti, nei passaggi in cui la famiglia Khan appare in scena, portando con sè la spensieratezza vista nella serie Ms. Marvel e quando lancia l’amo per i passaggi successivi dell’MCU. Kamala e la sua famiglia sono il punto di forza di The Marvels, anche per i tanti che non hanno visto la serie. The Marvels, in fin dei conti, si rivela un film di passaggio, una sorta di strada alternativa presa dall’MCU per non rivelare troppo dei progetti futuri.