Thor: Love and Thunder, nuovo film dei Marvel Studios scritto e diretto dal premio Oscar Taika Waititi (JoJo Rabbit, Vita da Vampiro) e co-prodotto da Kevin Feige, racconta le avventure del Dio del Tuono (Chris Hemsworth) dopo il suo “arruolamento” nella brigata dei Guardiani della Galassia.
Ideato da Stan Lee, Jack Kirby e Larry Lieber negli anni ’60, Thor ha debuttato per la prima volta nell’attuale universo Marvel nel 2011 con l’omonimo film di Kenneth Branagh, quarto del MCU e primo della saga sulla divinità norrena. Dopo 11 anni, tre film, le avventure con gli Avengers, i Guardiani e le sue vicissitudini personali, Thor ritorna come una rockstar, ad illuminare l’universo Marvel con una buona dose di ironia e irriverenza. La ricetta è la stessa introdotta dallo stesso Waititi in Thor Ragnarok.
IN THOR: LOVE AND THUNDER TAIKA WAITITI RACCONTA UN THOR CHE DEVE RICOSTRUIRE SE STESSO
Come tutti i film del MCU è l’epica che fa grandi le gesta degli eroi e in Thor: Love and Thunder gli elementi narrativi, alla base della costruzione dei personaggi, sono numerosi. Waititi e Jennifer Kaytin Robinson realizzano uno script che pone in primo piano la fragilità del corpo e della mente degli esseri umani, mettendo in correlazione gli elementi terreni con quelli ultraterreni.
Abbiamo visto il Thor distrutto dai fatti accaduti in Endgame, fuori forma e in fase “Bro Thor”, abbracciare la causa dei Guardiani della Galassia e riprendere in mano le armi. Dopo la distruzione della sua famiglia, la rinuncia all’amore per Jane Foster (Natalie Portman), un’Asgard da ricostruire e la perdita di Mjolnir, in Love and Thunder il nostro protagonista dovrà trovare la forza per mettere da parte il doloroso passato e riemergere con tutta la sua potenza per sconfiggere l’oscurità. La nuova avventura di Thor vede il ritorno al suo fianco del Re Valchiria (Tessa Thompson), il fedele compagno di battaglia Korg (interpretato dallo stesso Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane, che ‘eredita’ cappa e martello in un ruolo tutto da scoprire.
CHRISTIAN BALE È GORR: IL VILLAIN DI THOR: LOVE AND THUNDER È AD ALTO IMPATTO EMOTIVO
Waititi fa emergere il suo lato anticonformista nella costruzione dell’intero script e della vision che accompagna Love and Thunder, ma la sua impronta è evidente anche nella scelta del villain, che stavolta si discosta dai “soliti” noti del MCU, soprattutto in termini di scrittura.
La storia di Gorr, interpretato da Christian Bale, riprende il discorso della relazione tra umanità e divinità, che il regista fa emergere con la vendetta del Macellatore di Dei. Gorr è soltanto un uomo che a causa di un dramma famigliare ha perso la sua umanità a favore di un fatale incontro con le tenebre e con un’arma capace di uccidere gli Dei. In questa nuova avventura il Dio del Tuono dovrà fermare un’escalation di terrore che comincia ad Asgard e finisce in un universo alternativo, ancora sconosciuto all’Avenger. La storia di Gorr funziona, parallelamente alla storyline che vede l’umanità e la razionalità di Jane Foster cedere il passo a favore di un potere divino, potere che, come insegna Stan Lee, corrisponde ad una grande responsabilità.
THOR: LOVE AND THUNDER E LA CIFRA DI WAITITI: UN GRANDE EQUILIBRIO TRA IRONIA E DRAMMA
L’estro creativo del regista contribuisce alla realizzazione visiva di scenari che si discostano dei cinecomic che abbiamo visto finora, mantenendo un grande equilibrio tra comicità surreale e drammaticità. Waititi non si limita a scrivere e dirigere un film su Thor ma lo fa suo. Troviamo allora elementi di pungente ironia che il regista ha già ampiamente sperimentato nelle sue opere precedenti, da What We Do in the Shadows a JoJo Rabbit. Quello che il regista aveva iniziato con il precedente Ragnarok, qui viene confermato e ampliato, facendo fuoriuscire un personaggio che non solo è forte esteriormente, ma anche interiormente.
Thor è una sorta di hippie sui generis, ama persino le sue armi come se fossero esseri viventi (ed in effetti un pò lo sono), brandisce la sua Stormbreaker a suon di rock, uccide i nemici come se fosse un gioco, ma allo stesso tempo è dotato di un grande senso di pietà. Senza anticipare troppo sui tantissimi elementi della cultura pop e persino social inseriti nel film, si può affermare che che Love and Thunder sia tra i più riusciti dell’MCU e che il regista neozelandese abbia ancora molto da dare all’universo Marvel.
Cinecomic sì, ma per un pubblico capace di cogliere quegli elementi di sfacciata (ma anche molto sottile) ironia sulla società contemporanea e persino sullo stesso franchise. La colonna sonora di Michael Giacchino, inoltre, aggiunge ancora più enfasi al già marcato dualismo che emerge dal film, coniugando l’epica del suo tema principale con il rock spensierato degli anni ’80, in particolare dei Guns N’ Roses; un filo conduttore che ci porta anche all’universo sonoro dei Guardiani della Galassia, e dell’attesissimo Vol.3, per cui bisognerà pazientare fino a maggio del 2023.
Chris Hemsworth e Natalie Portman sono una coppia cinematografica ben collaudata, ormai di Hemsworth conosciamo la sua immedesimazione nel personaggio di Thor, che interpreta sempre con grande convinzione, anche nelle battute più demenziali. Portman invece è nuova in un ruolo d’azione ma riesce bene a coniugare il lato drammatico con quello comico. Christian Bale, costruisce un bel villain, che dimostra il lato più intimo e doloroso del film; un personaggio che non riesce neanche con la vendetta a dimenticare la sua impietosa vita terrena. In linea con il tono generale del film sono i costumi e le scenografie, che anche in questo caso, sottolineano le due anime del film. Thor: Love and Thunder è un film divertente ma che non manca di sentimento, che esalta le capacità registiche di un vero outsider come Taika Waititi.