A 16 anni di distanza dall’ultima interpretazione da protagonista – la precedente apparizione risale al 2013, nel mediometraggio Voce umana, tratto dalla celebre opera teatrale di Jean Cocteau – Sophia Loren ha fatto il suo ritorno in La Vita Davanti a Sé, film Netflix diretto dal figlio Edoardo Ponti. La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 1975 scritto da Romain Gary – già portato sul grande schermo con il lungometraggio del 1977, diretto da Moshé Mizrahi e interpretato da Simone Signoret – ed è un film delicato ma difficile, una storia di amore, di resistenza e soprattutto di amicizia.
Ambientato a Bari, La Vita Davanti a Sé racconta la storia di Madame Rosa (Sophia Loren), un’anziana ebrea ed ex prostituta che per sopravvivere negli ultimi anni della sua esistenza decide di ospitare nel suo piccolo appartamento una sorta di asilo per i bambini in difficoltà, soprattutto di immigrate clandestine che si vendono per strada per campare. Su richiesta del dottor Coen (Renato Carpentieri) e con parecchia riluttanza, Madame Rosa accetta di prendersi carico di un turbolento dodicenne di strada di origini senegalesi, di nome Momo (Ibrahima Gueye). Con il rissoso ragazzo musulmano inizia una relazione tesa ed esplosiva, che inaspettatamente si trasforma in una sentitissima amicizia…
LA VITA DAVANTI A SÉ, IN STREAMING UNA STORIA D’AMORE E DI TOLLERANZA
La Vita Davanti a Sé ci presenta due persone totalmente agli antipodi, diverse per età, cultura, razza e religione. Ma nonostante ciò, dopo un principio burrascoso, Madame Rosa e Momo scoprono di avere somiglianze, congenialità, entrambi in lotta con angosce e dolori a causa di un passato a dir poco disagevole. I demoni interiori non lasciano scampo, interferendo con il presente, ma c’è un modo per superare le inesplicabili difficoltà: amore, amicizia e tolleranza sono in grado di lenire ogni malessere.
La casa di Madame Rosa diventa metafora di famiglia: Momo e gli altri bambini che sono ospitati dall’anziana ebrea non hanno alcun legame di sangue tra di loro, ma – imparando ad accettarsi l’un l’altro ed a condividere le sfide di tutte i giorni – insieme rappresentano un nucleo inscalfibile, quasi impenetrabile.
LA VITA DAVANTI A SÉ, IL RITORNO DELL’IMMENSA SOPHIA LOREN NEL FILM NETFLIX
Alla terza collaborazione con il figlio Edoardo Ponti dopo il dramma Cuori Estranei (2002) e il già citato mediometraggio Voce Umana (2014), Sophia Loren torna sul set e lo fa come al suo solito: da grande stella del cinema italiano. Ad 86 anni, l’attrice nata a Roma si conferma come una delle più grandi interpreti della settima arte nostrana: tutto ruota intorno a lei e il suo viso, più bello che mai, riesce a trasmettere allo spettatore tutte le sofferenze ed i patimenti di Madame Rosa.
Il dolore dell’Olocausto, il passato da prostituta e una vecchiaia complicata per ragioni economiche e fisiche: la Loren riesce a sostenere il peso di un ruolo ponderoso, aiutata anche dall’ottima regia di Ponti. Degne di nota anche le interpretazioni del giovanissimo Ibrahima Gueye e di veterani come Renato Carpentieri e Babak Karimi. Sorprendente la spagnola Abril Zamora, nota al pubblico di Netflix per la serie Vis a vis.
La Vita Davanti a Sé è un film di grandi emozioni, che invita lo spettatore a riflettere su concetti come la tolleranza ed il perdono. La colonna sonora di Gabriel Yared conferisce una dimensione delicata e umana al film di Edoardo Ponti, che può contare sulla fotografia straordinaria di Angus Hudson, in grado di far brillare un mosaico di culture come Bari.
Sulla piattaforma streaming Netflix a partire dal 13 novembre 2020, La vita davanti a sé ci regala l’ennesima straordinaria performance di Sophia Loren e ci rivela un Edoardo Ponti pronto per il salto di qualità.