Una grande storia vera trasformata in un gangster movie glitterato in cui tutti si sforzano di fare del proprio peggio.
La leziosità ostentata di un Redmayne gigionesco e una regia soporifera dimostrano che anche alla tolleranza c'è un limite.
Christopher Plummer, solo e in preda alla demenza senile, decide di cercare vendetta per la sua famiglia deportata ad Auschwitz.
Il film di Todd Haynes non è interessato a raccontare una battaglia per i diritti ma si concentra sul carattere e le motivazioni delle protagoniste.
Il nuovo film d'animazione Disney riflette sulle idee di società alternando azione e mistero con una classica coppia di protagonisti agli antipodi.
Il talentuosissimo Bryan Cranston ci consegna un'ottima performance nell'ennesimo tentativo di Hollywood di espiare le proprie colpe.
L'hype è alla base dell'industria cinematografica ma è un'arma a doppio taglio. Ecco la seconda e ultima parte della nostra lista dei film più deludenti del 2015.
Anche nel cinema non sempre a grandi aspettative corrispondono risultati all'altezza. Ecco una lista delle più cocenti delusioni del 2015.
Il film di Tom McCarthy è confezionato ottimamente eppure sembra poco più di un esercizio di stile. Peccato per il cast non sfruttato a dovere.
Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti riesce nel compito quasi impossibile di costruire un immaginario supereroistico italiano.
Il genio incontenibile di Charlie Kaufman torna a sfidarci con un Inside Out per soli adulti, rompendo ogni convenzione.
Statuetta per statuetta, vi spieghiamo brevemente quali sono i motivi per cui l'Academy ha premiato questi nomi e non altri.